di Alagie Jinkang
All’inizio di questo lavoro, mi sono chiesto perché si verifichi una tale collaborazione tra i Gambiani in generale, e in particolare fra i Gambiani rurali. Ho dovuto scoprire se essa sia intenzionale, culturalmente motivata o religiosa. Dal momento che è insolito trovare riferimenti sul Gambia, la mia esperienza di cinque anni come professionista, sia come insegnante, sia come giornalista, mi ha aiutato a essere quasi un narratore a tutto tondo. Tuttavia, dopo aver adottato una ricerca d'azione, le mie domande sono diventate significativamente dirette, in modo da capire le regioni di tale risposta nel Paese.
Ho cercato di valutare se i Gambiani indigeni abbiano costituito o meno un sistema di governo locale così diverso o se invece dovrebbero seguire l'approccio top-bottom del sistema governativo moderno. Ho controllato se queste persone avessero obbedito alle misure di austerità offerte molte volte da soggetti outsider, e che cosa sarebbe diventata la loro fede, in questo caso. La struttura di condivisione dei terreni comuni di collaborazione coltivata in Gambia è infatti un paradigma economico molto nuovo e interessante. Ma questa nuova cultura economica non è mai stata dettata da forze coloniali o neo-coloniali: piuttosto questa è la via naturale della vita del popolo del Gambia.
Adottando questa ricerca basata sull'azione, durante la mia carriera professionale di 5 anni ho visitato ogni angolo del piccolo Paese. Mentre la maggioranza analfabeta ha scarsa conoscenza delle misure di austerità, sarebbe sufficiente che ci si concentrasse su disposizioni locali per sostenere la popolazione. Queste comunità si organizzano e si assicurano reciprocamente attraverso la cooperazione e la solidarietà, spiegando così il titolo del mio lavoro: "Il Gambia come un bene comune collaborativo". Ho pensato che sia il titolo più adatto per il mio lavoro, in quanto riassume una nuova cultura economica per la coltivazione in una comunità locale. La mia tesi si concentra quindi su una delle risorse complesse - la comune condivisione del terreno.
Quello che è più comune nei Paesi africani è comune nel Gambia. La popolazione indigena continua ad organizzarsi in movimenti politici ed economici per sfidare le istituzioni politiche ed economiche centralizzate, un fenomeno che Ugo Mattei chiama “counter hegemony”. Dopo molta collaborazione e sostegno da parte degli altri, gli abitanti locali cominciano a ottenere più sollievo e successo rimanendo fuori dall'economia governativa centralizzata o formale, oltre che dalla politica. Questo ha costruito un senso di appartenenza e quindi un sostegno alla loro economia locale e funge da alternativa al capitalismo.
Il lavoro completo sui beni comuni in Gambia è disponibile per il download, in lingua inglese.
(L'articolo costituisce il risultato di un progetto coordinato dal CSA, volto alla formazione e alla promozione di una redazione composta da giovani della diaspora a Torino)