Il potere delle parole. Linguaggi che discriminano, linguaggi che emancipano.

Italiano
Quando: 
Martedì, 19 Giugno, 2018 - 18:00
Dove: 
Polo del '900 - Via del Carmine 14 - Torino - Sala Novecento -

A ottant’anni dalla promulgazione delle leggi razziali in Italia del 1938, Federico Faloppa (University of Reading) e il rapper Amir Issaa offriranno una riflessione sul potere performante della parola nella società italiana contemporanea, alla luce della retorica ostile all’immigrazione del linguaggio politico da un lato e della simultanea rivendicazione dei diritti umani e di cittadinanza dall’altro. L’evento, organizzato dal Centro Piemontese Studi Africani e dall' Unione Culturale Franco Antonicelli, si inserisce nell’ambito del progetto “1938-2018. A 80 anni dalle leggi razziali” del Polo del '900 ed è inserito nel programma del Festival CreativAfrica.

Federico Faloppa

Direttore di programmi di studi d’italiano nel dipartimento di lingue moderne e sudi europei contro : la rappresentazione del diverso nella lingua italiana e nei dialetti (2004); Sbiancare un etiope : la pelle cangiante di un tòpos antico (2013). La sua ricerca è incentrata su stereotipi etnici, costruzione linguistica del concetto di diversità, storia della lingua italiana, sociolinguistica, linguaggio e migrazione, comunicazione interculturale, migrazione e lingua.

Amir Issaa

Nato e cresciuto a Roma nel quartiere di Torpignattara, figlio di un immigrato egiziano e di una donna Italiana. I suoi primi mixtapes e album ufficiali, tra cui dei brani come Inossidabile o Cinque del mattino, considerati dai cultori come dei veri e propri “classici” del rap Italiano, e il suo mix tra: credibilità, testi diretti e profondi, e attitudine street, lo rendono un artista autentico e unico. Amir nella sua arte tratta temi sociali complessi specifici dei migranti, rifugiati e le seconde generazioni, dei ragazzi di strada, del razzismo e della discriminazione. Ha recentemente pubblicato il libro Vivo per questo (2017) dove racconta la sua storia di esperienze in una Roma di strada dove la musica diventa un evasione dalla difficile realtà.