Il Museo Diffuso della Resistenza in collaborazione con il Centro Piemontese di Studi Africani e con l’amichevole collaborazione di Ottobre Africano, presenta (IN)VISIBLE CITIES, la serie documentaristica che entra nelle comunità di migranti africani nei cinque continenti. La proiezione sarà seguita da un dibattito sulle tematiche dell’integrazione e inclusione sociale; parteciperanno gli autori e l'antropologa Cecilia Pennacini.
(IN)VISIBLE CITIES è la narrazione del viaggio di Beatrice Ngalula Kabutakapua, giornalista Italo-Congolese e del regista Gianpaolo Bucci, alla ricerca dei quartieri dove i migranti africani risiedono in 13 città del mondo. Non sono migranti sbarcati sulle isole quelli di (IN)VISIBLE CITIES, ma “gli altri”: quelli che arrivano per via aerea, quelli che ricostruiscono una propria comunità a Los Angeles, Cardiff, New York, quelli che sfuggono ai media. Il fine è ritrarre le comunità Africane allontanandosi da un’immagine stereotipata e privilegiando le storie di vita comune di persone che lavorano, vivono, amano.
“Tutto è iniziato con le mie radici Africane, volevo saperne di più dell’Africa Sub-Sahariana. Essendo nata in Italia, sono stata maggiormente esposta alla cultura occidentale e italiana”, dice Beatrice. “Dopo i miei studi di giornalismo ho pensato di continuare con un dottorato in studi africani. In verità volevo che la migrazione diventasse il mio focus, (IN)VISIBLE CITIES è anche un modo per realizzare i miei sogni”.
Impresa unica nel suo genere e nella sua attuazione, (IN)VISIBLE CITIES è un docu-film autofinanziato e supportato da amici e associazioni in tutto il mondo tramite donazioni in natura. A Londra, la HoxtonLab si occupa del missaggio del suono, da Roma l’associazione Tam Tam D’Afrique e il Movimento dei Focolari aiutano i produttori a connettersi con le comunità africane nel mondo.
“Quando abbiamo iniziato a lavorare a (IN)VISIBLE CITIES non avevamo ancora idea della sua importanza e dell’impatto che avrebbe avuto. Nonostante il progetto sia stato concepito per promuovere lo scambio culturale e l’integrazione, tutto ci è apparso più chiaro solo quando abbiamo imbracciato la telecamera e il microfono per riprendere la comunità dello Zimbabwe a Londra” dice Gianpaolo. “Il contatto con ogni singola persona incontrata è il valore aggiunto del nostro lavoro”.
(IN)VISIBLE CITIES verrà presentato in una versione della durata di 50 minuti circa, che racconterà il viaggio di Beatrice e Gianpaolo a Cardiff, Los Angeles e New York.
La proiezione di (IN)VISIBLE CITIES, in inglese con sottotitoli in Italiano, avrà luogo il 30 ottobre, alle ore 18.30 presso la Sala conferenze del Museo Diffuso della Resistenza. Per maggiori informazioni sul documentario, i suoi protagonisti e su come partecipare è possibile scrivere a look@invisiblecities.us o visitare il sito internet www.invisiblecities.us. (IN)VISIBLE CITIES è anche su Facebook, Twitter e YouTube.