Le Comunità di cittadini, di rifugiati e di immigrati giunti dalla sponda Sud del Mediterraneo e dall’Africa sono un elemento chiave per favorire percorsi di inclusione e di co-sviluppo e combattere i processi di radicalizzazione, in stretto rapporto con le istituzioni, la società civile, le associazioni religiose e le organizzazioni del volontariato.
Il Convegno è promosso da CIPMO – Centro Italiano per la Pace in Medio Oriente, in collaborazione con CSA – Centro Piemontese di Studi Africani, nell’ambito di un progetto pluriennale finanziato dall’ Unità di Analisi, Programmazione e Documentazione Storico Diplomatica del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, e realizzato con il contributo di Camera di Commercio di Torino.
Il Convegno si propone altresì di presentare le numerose iniziative sviluppate nel primo anno di attività del Progetto in Lombardia e Piemonte, per favorire l’integrazione dei rifugiati High skill, nonché per l’upgrading delle Associazioni diasporiche MedAfricane, e di valutare i possibili sviluppi, in vista della conferenza conclusiva prevista a fine anno a Roma.
Ai partecipanti saranno date copia del Dossier Statistico Immigrazione 2015, realizzato da Idos in partenariato con Confronti, con il sostegno dei fondi Otto per Mille della Tavola Valdese - Unione delle chiese metodiste e valdesi e la collaborazione dell’UNAR/Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del rapporto Le Migrazioni qualificate in Italia, realizzato dall’Istituto di Studi Politici S. Pio V e pubblicato da Idos.
La giornata si concluderà alle 21,00 con la rappresentazione teatrale: “La giovine Italia” a cura dell’Associazione Almateatro, presso la Casa del Teatro Ragazzi e Giovani, Corso Galileo Ferraris 266, Torino, nell’ambito del Festival CreativAfrica (ingresso libero). Lo spettacolo, focalizzato sull’esperienza delle seconde generazioni, sarà ad accesso libero, e costituirà il prolungamento naturale delle tematiche trattate nel corso del Convegno del pomeriggio. Nato nell’ambito del Bando MigrArti, promosso dal MiBACT, lo spettacolo riflette sul rinnovamento culturale della società contemporanea alimentato dalle persone giunte in Italia da ogni parte del mondo e indaga sul rapporto tra le generazioni, e sull’esperienza delle seconde generazioni che vivono nel nostro paese. Tutto viene narrato al femminile, attraverso il legame tra le figlie e le madri, arrivate negli anni Ottanta e Novanta o protagoniste delle migrazioni interne. Il testo dello spettacolo è frutto di una drammaturgia corale che nasce dall’attività laboratoriale delle attrici della compagnia Almateatro con ragazze nate in Italia o giunte per ricongiungersi alla famiglia. Per la regia di Gabriella Bordin, saranno in scena nel ruolo delle madri Adriana Calero, Enza Levatè, Suad Omar, Elena Ruzza, Vesna Scepanovic, Maria Abebù Viarengo, Flor de Maria Vidaurre, mentre nel ruolo delle giovani vi saranno Ilaria Capraro, Yendry Fiorentino, Xi Hu, Deka Mohamed, Ikram Mohamed, Songul Murat, Sara Outabarrhist, Annasofia Solano, Luisa Zhou.
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L’immagine simbolo del Progetto Mimmo Paladino Porta di Lampedusa - Porta d’Europa Terracotta e ferro, cm 498x380x36, 2008. Foto di: Alessandro Cerino ©
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