Proiezione "Les sateurs" in occasione della Giornata Mondiale dell'Africa

Italiano
Quando: 
Giovedì, 25 Maggio, 2017 - 09:30
Progetto di riferimento: 
Dove: 
Cinema Massimo Via Verdi 18 - Sala Uno

Uno sguardo unico e straordinario sulla inaccessibile comunità di migranti intrappolata sul monte Gurugù a Melilla, città della Spagna geograficamente in Africa, politicamente in Europa. Lì si trovano migliaia di uomini sub-sahariani che, incuranti dei fallimenti e del dolore, sono determinati a saltare le barriere del confine. Fra questi il giovane del Mali Abou, a cui viene affidata una telecamera per un anno....

 

Scheda Tecnica

Regia: Moritz Siebert, Estephan Wagner
Co-regia: Abou Bakar Sidibé
Produzione: Signe Byrge Sørensen, Heidi Elise Christensen
Operatore: Abou Bakar Sidibé
Montaggio: Estephan Wagner
Suono: Henrik Garnov
Colorist: Maria Klarlund
Post Produzione: Kong Gulerod Film
Grafica: Niels Christian Konrad Nielsen, nckn PRODUCED WITH THE SUPPORT OF Danida, Danish Film Institute / Film Workshop, BMU Foundation

Lingua originale: Francese e Bambara
Prodotto in collaborazione con – Mette Hoffmann Meyer
Distribuzione Italia: ZaLab in collaborazione con I Wonder Pictures/Unipol Biografilm Collection.

Premi e proiezioni

Ecumenical Jury Award, Berlinale 2016, Germania
Amnesty International Award, Docs Against Gravity 2016, Polonia
Premio Tasca d’Almerita, Salina DOC Fest 2016, Italia

 

 

 

l Monte Gurugu affaccia sull'enclave spagnola di Melilla, sulla costa mediterranea settentrionale dell'Africa. L'Unione europea e l'Africa sono separate qui da un impianto di confine ad alta sicurezza, composto da tre recinzioni. I rifugiati, per lo più provenienti dalla regione sub-sahariana, vivono in un centro ai piedi del monte. Da qui sono in molti a tentare di attraversare la frontiera terrestre tra il Marocco e la Spagna. Uno di loro è Abou Bakar Sidibé, proveniente dal Mali, che in Les Sauteurs è sia il protagonista che uno dei registi. Dopo 14 mesi nel campo e numerosi tentativi - falliti - di battere il sistema di recinzione, Abou inizia le riprese di un documentario, concentrandosi sulla sua routine quotidiana, le perlurstrazioni della zona e le attese noiose tra un "salto" e l'altro.
Le immagini che ne derivano sono un documento imprescindibile per capire l'organizzazione sociale della comunità dei rifugiati, senza tralasciare quel velo di tristezza rappresentato dalla presunta Eldorado d'Europa.

Il film è proiettato in arabo con i sottotitoli in italiano.

La proiezione fa parte del progetto PIANETA AFRICA, un progetto del Museo Nazionale del Cinema, che analizza le dinamiche sociali e culturali legate alle migrazioni dall'Africa verso altri continenti. 

Ingresso €  3,00