di Luca Barana
Il 14 e 15 novembre il Centro Piemontese di Studi Africani ha ospitato il dott. Denis Mukwege a Torino, prima tappa di un lungo tour europeo, che nel prossimo mese lo vedrà impegnato a promuovere la causa dei diritti umani in Repubblica Democratica del Congo. La permanenza torinese del Premio Sakharov 2014 è stata resa possibile grazie al sostegno del Consiglio Regionale del Piemonte, dell’Ufficio del Parlamento Europeo di Milano e del Collegio Carlo Alberto.
Denis Mukwege è un medico e chirurgo ginecologo della Repubblica Democratica del Congo (RDC), nato a Bukavu nel 1955. Oggi è un personaggio noto a livello internazionale per essersi dedicato alla cura di decine di migliaia di donne e ragazze congolesi vittime di stupri collettivi e di brutali violenze sessuali. Il medico è oggi un sostenitore della parità di genere e un attivista nella lotta contro lo stupro come arma di guerra. Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti internazionali per il suo operato, tra cui l'UN Human Rights Prize, l'Olof Palme Prize ed il Clinton Global Citizen Award. Nel 2014 gli è stato consegnato il Premio Sakharov, per la sua battaglia in difesa dei diritti umani. Partecipa inoltre attivamente al lavoro del Parlamento Europeo, con gli appassionati appelli in materia di protezione delle vite di donne e bambini, incidendo sul processo legislativo sui minerali provenienti da zone di conflitto.
Il dott. Mukwege ha raggiunto Torino il 14 novembre e, come primo appuntamento, si è recato presso ARTeficIO, dove ha visitato la mostra “Le vittime delle nostra ricchezza” di Stefano Stranges, dedicata a due temi di particolare criticità nel Continente africano: le miniere di coltan nella regione del Kivu in RDC e i rifiuti informatici inquinanti in Ghana. Qui, il dott. Mukwege ha partecipato al dibattito “Tra ricchezza e sfruttamento: miniere, warlords e diritti umani nella Regione dei Grandi Laghi”, con la partecipazione di Luca Jourdan (Docente di Antropologia Culturale e Antropologia Politica presso l’Università di Bologna), moderato da Federica Vairo, Centro Piemontese di Studi Africani. Dopo un messaggio video inviato dall’On. Gianni Pittella, capogruppo dei Socialisti e Democratici al PE, che ha rinnovato la vicinanza del Parlamento alle attività del medico congolese, il prof. Jourdan ha delineato i tratti salienti riguardanti il ruolo dell’esercito congolese e delle forze paramilitari nella crisi che attraversa la regione del Kivu da molti anni, mentre il dott. Mukwege ha richiamato le responsabilità dei consumatori, che devono essere consapevoli di come prodotti elettronici entrati a far parte della nostra vita quotidiana possano funzionare grazie ai minerali come il coltan, estratto senza alcun rispetto dei diritti umani delle popolazioni delle aree ricche di risorse.
In serata, il dott. Mukwege ha tenuto un keynote speech presso il Museo del Risorgimento di Torino, in occasione del “Vision Europe Summit”, organizzato da Compagnia di San Paolo e Collegio Carlo Alberto. Durante il suo intervento, dal titolo “Globalizzazione e diritti umani”, il dott. Mukwege, ha ricordato come la globalizzazione in Repubblica Democratica del Congo non sia certo una novità degli ultimi decenni, ma, anzi, come il Paese ne sia parte integrante fin dai tempi delle tratte schiaviste verso le Americhe e ne sia stato fortemente coinvolto tramite lo sfruttamento delle sue risorse naturali da parte della potenza coloniale belga e non solo: “il Congo ha fornito le materie prime per il progresso del mondo”, ha sottolineato il dott. Mukwege. Oggi, Paesi e imprese straniere sono complici di dirigenti e forze sul campo in Congo per poter raggiungere risorse strategiche, come quelle minerarie. Una globalizzazione sostenibile non può dunque prescindere dallo sviluppo di uno Stato di diritto funzionante.
Uno Stato di diritto che oggi è di fatto assente nelle regioni in cui opera il dott. Mukwege: il giorno successivo, il medico congolese ha promosso queste istanze durante un incontro con il Presidente del Consiglio Regionale Mauro Laus e i rappresentanti della Consulta Regionale Europea, della Consulta Femminile Regionale e della Consulta delle Elette del Piemonte. "Quella di oggi è un’occasione preziosa per riflettere sul fenomeno esecrabile e diffuso della violenza di genere. Un tema su cui davvero si misura il grado di civiltà di una comunità”, così ha introdotto l’incontro il Presidente Laus.
Le parole del Presidente del Consiglio Regionale hanno aperto la conferenza “La violenza alle donne come un’epidemia: aiutare le vittime, rivendicare i loro diritti”, organizzata dal Centro Piemontese di Studi Africani e introdotta dal Presidente del Centro, Pietro Marcenaro, con le conclusioni ad opera della giornalista Federica Tourn. In apertura dei lavori, l’on. Cecile Kyenge ha inviato un messaggio per evidenziare la drammaticità delle violazioni dei diritti delle donne RDC e non solo, a cui tentano di opporsi figure come il dott. Mukwege. Proprio il medico congolese ha sottolineato come la Repubblica Democratica del Congo potrebbe potenzialmente essere una delle nazioni più ricche del mondo, grazie alle ingenti risorse minerarie: purtroppo “la sua ricchezza si sta trasformando nella sua disgrazia: da decenni è percorso da guerre e violenze che mietono vittime soprattutto tra le donne e i bambini provocando milioni di morti. Il mancato rinnovamento politico, unito alla carenza di prospettive, ha trasformato il corpo delle donne in un campo di battaglia e lo stupro in un’arma di guerra che non viola solo il corpo di chi lo subisce ma la psicologia e la coesione dell’intera comunità”. Federica Tourn ha chiuso questa occasione di confronto ricordando come sia necessario tenere a mente che la violenza sulle donne non è un fenomeno solamente africano e che non bisogna distogliere l’attenzione dal fenomeno della prevaricazione di genere.
Al termine della sua visita, il dott. Denis Mukwege ha ricevuto dal dott. Ngandu Mukendi, membro del Comitato Scientifico del CSA, un dono simbolico da parte del nostro Centro, le chiavi della nostra sede, per testimoniare il nostro impegno a sostegno della sua attività e la nostra gratitudine per questa occasione di incontro, dibattito e riflessione.
La visita del dott. Mukwege ha certamente costituito un’occasione prestigiosa per il CSA, le istituzioni pubbliche locali e la società civile torinese per ribadire l’impegno comune contro la violenza sulle donne e, in particolare, l’attenzione per la delicata situazione della Repubblica Democratica del Congo. La notizia della permanenza torinese del medico congolese è stata oggetto di un approfondimento con intervista a firma di Guido Andruetto su Il Venerdì di Repubblica (edizione del 17 novembre, p. 32).
Qui di seguito è possibile trovare una rassegna stampa selezionata:
- video intervista al dott. Mukwege, in occasione della visita alla mostra “The Victims of our Wealth”: https://video.repubblica.it/edizione/torino/la-denuncia-del-medico-che-cura-le-donne-del-congo-vittime-di-violenza-il-mondo-ha-chiuso-gli-occhi/289689/290308
- approfondimento ad opera del Consiglio Regionale del Piemonte: http://www.cr.piemonte.it/web/comunicati-stampa/comunicati-stampa-2017/448-novembre-2017/7571-la-violenza-alle-donne-simile-a-un-epidemia
- reportage della permanenza a Torino del medico congolese su Riforma.it: http://riforma.it/it/articolo/2017/11/16/le-vittime-della-nostra-ricchezza
- articolo su The Surgical Tribune: http://www.surgical-tribune.com/articles/news/italy/10279_una_vita_dedicata_a_riparare_la_violenza_sulle_donne.html
- promozione ad opera di Biennale Democrazia: http://biennaledemocrazia.it/2017/11/10/diritti-delle-donne-torino-un-incontro-denis-mukwege/
E’ poi possibile consultare video e fotografie degli eventi nella sezione Media del nostro sito internet, al seguente indirizzo: http://csapiemonte.it/it/media
La visita del dott. Denis Mukwege è stata accompagnata anche da una serie di visite guidate alla mostra “The victims of our wealth” da parte di studenti delle scuole medie inferiori e superiori, guidate nell’approfondimento di questi temi da Federica Vairo, collaboratrice del CSA, e Stefano Stranges, autore della mostra. Le scuole coinvolte da questo percorso sono state: Liceo Domenico Berti (presenti anche all’incontro con il Dott. Mukwege in Consiglio Regionale); Convitto Umberto I; Istituto Comprensivo Leonardo da Vinci; Istituto ITI Internazionale; Liceo A. Volta.