Migranti e patrimoni culturali

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Il progetto-pilota “Migranti e Patrimoni Culturali” è un’iniziativa sostenuta dalla Regione Piemonte (Direzione Beni Culturali - Settore Musei e Patrimonio Culturale) su impulso dei nuovi bisogni sociali, culturali e di cittadinanza espressi dai cittadini stranieri residenti in Piemonte.

All’inizio del 2005 la Regione Piemonte ha indicato la necessità e l’opportunità di realizzare un progetto che concepisse i beni culturali “altri” (prevalentemente africani), presenti in alcuni musei piemontesi, come strumento di inclusione sociale e culturale. Si è inteso contestualmente sperimentare un approccio teorico e operativo ai patrimoni culturali – materiali e immateriali – che li riconoscesse come prodotti e processi di mediazione culturale, inseriti in un contesto sociale multietnico caratterizzato da vivaci dinamiche migratorie e interculturali.

Il progetto ha utilizzato come iniziale fonte di dati il “Censimento dei fondi africanistici piemontesi. Collezioni etnografiche e artistiche nelle istituzioni pubbliche”, una ricerca condotta nel 1998 dal Centro Piemontese di Studi Africani (CSA) che ha individuato oggetti e collezioni provenienti dall’Africa al fine di poter sviluppare un piano di salvaguardia e valorizzazione degli stessi.

Il progetto è stato sviluppato tra il 2005 e il 2007 e si è concluso agli inizi del 2008 con l’innovativa sperimentazione di un primo ciclo di percorsi narrati dei patrimoni culturali presso il Museo Civico d’Arte Antica e Palazzo Madama di Torino, il Museo Storico Valdese di Torre Pellice e il Museo del Territorio Biellese di Biella.

Finalità e Obiettivi

> Fase 1 - Studio preliminare
• Censire le comunità, le associazioni e le diverse realtà aggregative straniere presenti in Piemonte
• Individuare i bisogni dei cittadini stranieri in materia di consumi culturali, con particolare riferimento alla fruizione dei musei e dei beni culturali
• Rilevare e analizzare la percezione dei beni culturali (nei paesi di origine e in Piemonte) da parte dei diversi gruppi di stranieri, attraverso strumenti di indagine qualitativa e quantitativa
• Individuare le politiche delle istituzioni piemontesi e creare sinergie
• Individuare rapporti tra istituzioni museali e comunità straniere, dando priorità alle realtà africane
• Individuare una o più istituzioni museali in cui realizzare percorsi di mediazione dei patrimoni culturali extraeuropei (africanistici in particolare) e italiani in Piemonte

> Fase 2 - Formazione
• Formare mediatori stranieri del patrimonio culturale, materiale e immateriale, in grado di interpretare e narrare le proprie identità attraverso i beni conservati nei musei piemontesi, con particolare attenzione alla la tecnica dello storytelling.

> Fase 3 - Sperimentazione
• Valorizzare i patrimoni extraeuropei, prevalentemente africanistici, conservati nei musei storici, d’arte, di etnografia presenti sul territorio piemontese
• Sperimentare proposte inclusive di mediazione dei patrimoni culturali stranieri e italiani in Piemonte in un’ottica interculturale
• Sperimentare una prima fase applicativa del progetto
• Realizzare un seminario o un workshop finalizzato alla presentazione e alla condivisione del progetto.

Metodologia

- Partenariato istituzionale
- Condivisione di un percorso di progettazione partecipata
- Costituzione di un gruppo di lavoro composto da studiosi ed esperti che hanno fornito   contributi scientificamente validi in ogni fase e azione della ricerca
- Utilizzo di approcci disciplinari e strumenti differenti che ha consentito una pluralità di   prospettive e interpretazioni
- Formazione interna in “Antropologia dei Musei e dei Patrimoni Culturali”, a cura di Anna   Maria Pecci (20, 22 e 28 febbraio 2007) rivolta alle referenti degli enti partner di progetto
- Applicazione della sperimentazione in un arco temporale sufficientemente ampio per   verificare e rendere ripetibili le ipotesi di partenza
- Valutazione in itinere e finale (autovalutazione e valutazione esterna)

Durata del progetto: gennaio 2005 - febbraio 2008

La rete istituzionale di progetto

>  Ente committente e finanziatore
    Regione Piemonte - Direzione Beni Culturali/Settore Musei e Patrimonio Culturale

>  Enti promotori del progetto
    - Centro Piemontese di Studi Africani di Torino (CSA) - ente capofila
    - HoldenArt - Formule di narrazione - Torino
    - Mondo Minore onlus - Torino

>  Istituzioni museali partner
    - Museo Civico d'Arte Antica e Palazzo Madama - Torino
    - Museo Storico Valdese - Torre Pellice (TO)
    - Museo del Territorio Biellese - Biella

Collaborazioni
- Centro di Iniziativa per l’Europa (CIE-Piemonte) - Torino
- Fondazione Fitzcarraldo - Torino
- Museo di Antropologia ed Etnografia dell'Università di Torino - Torino
- Museo Nazionale dell’Artiglieria - Torino
- Museo Etnografico dell'Istituto dei Fratelli della Sacra Famiglia - Chieri (TO)
- Museo Etnografico “Ferrandi” - Novara,
- Museo Civico “Galletti” - Domodossola (VB)
- Centro Civico “Montanari” - Moncalvo (AT)
- Università degli Studi di Torino - Corso di laurea in Antropologia Culturale
- Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano - Master in Servizi Educativi per il Patrimonio Artistico, dei Musei Storici e di Arti Visive

Équipe
Costanza Prada (direttore - Centro Studi Africani)
Anna Maria Pecci, responsabile scientifica e coordinatrice (Centro Studi Africani)
Chiara Maggiore, assistente al coordinamento (Centro Studi Africani)
Laura Carle (project manager - HoldenArt)
Emiliano Amato (tutor - HoldenArt)
Ugo Sandulli (tutor - HoldenArt)
Elena Giusti (psicologa- Mondo Minore onlus)
Silvia Grillo (esperta in formazione - Mondo Minore onlus)

Stagiaires
Per il CSA:
Marta Ruffino - Corso di laurea in Antropologia Culturale - Università degli Studi di Torino
Tiziana Nosek - Master in Servizi Educativi per il Patrimonio Artistico, dei Musei Storici e di Arti Visive - Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano

Per il CIE-Piemonte:
Rosaria Vaccari

Mediatori e mediatrici culturali
Désiré Bakorongotane – Associazione CongoHelp - Torino
Abderrahim Benradi
Mina Boulam
Mutangi Bushiri – Associazione CongoHelp - Torino
Rita Catarama – Associazione Insieme - Torino
Justin Laoumaye – Associazione Nonsolostraniero - Pinerolo (TO)
Fabio Pettirino – Cooperativa Mosaico - Biella
Soilihi Soulé – Cooperativa Mosaico - Biella

Referenti museali
Nicoletta Favout - Museo Storico Valdese – Torre Pellice (TO)
Marco Fratini - Museo Storico Valdese – Torre Pellice (TO)
Anna La Ferla - Museo Civico d’Arte Antica e Palazzo Madama - Torino
Francesca Nicoli – Museo del Territorio Biellese – Biella
 

Consulenze e contributi

Fase 1 – Studio preliminare

>  Analisi del contesto
Ignace Audifac Tchouncha - Giornalista
Eleonora Castagnone - FIERI, Torino
Ilda Curti - The Gate e Fondazione Fitzcarraldo, Torino
Federico Daneo - Mondo Minore onlus, Torino
Rosita Di Peri - CIE-Piemonte, Torino
Cecilia Pennacini - Università degli Studi di Torino
Marco Sorrentino - Idea Solidale, Torino
Simonetta Sulis - CIE-Piemonte, Torino
Roberta Valetti - IRES Piemonte/Osservatorio Immigrazione Piemonte, Torino

>  Analisi dei bisogni
Alessandro Bollo - Fondazione Fitzcarraldo, Torino
Ilda Curti – The Gate e Fondazione Fitzcarraldo, Torino
Elena Di Federico - Fondazione Fitzcarraldo, Torino
Rocco Sciarrone - Università degli Studi di Torino

Fase 2 – Formazione
Giovanna Brambilla Ranise - Responsabile Servizi Educativi, Galleria d'Arte moderna e Contemporanea di Bergamo
Silvia Mascheroni - Master in Servizi Educativi per il Patrimonio Artistico, dei Musei Storici e di Arti Visive, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
Vincenzo Simone - Dirigente Settore Educazione al Patrimonio Culturale, Città di Torino

Fase 3 – Sperimentazione
Gualtiero Giuglard - Centro Studi Africani di Torino

Verifica e valutazione
Silvia Mascheroni - Master in Servizi Educativi per il Patrimonio Artistico, dei Musei Storici e di Arti Visive, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano

Destinatari

Mediatori e mediatrici culturali
Referenti museali
Il pubblico dei musei, italiano e straniero, adulto e scolastico
Il “non-pubblico” dei musei (es. giovani, cittadini stranieri)