Il CSA propone la realizzazione di azioni di coinvolgimento e valorizzazione del ruolo delle comunità della diaspora per andare oltre il primo momento dell’emergenza, ponendo particolare attenzione alla valorizzazione dei migranti high-skilled, allo svolgimento di attività di capacity building per le associazioni e alla funzione di collegamento svolto dalle “seconde e terze generazioni”, investendo sugli “immigrati stanziali”, presenti da tempo nelle società locali, in parte largamente integrati. Le comunità ormai stanziate sul territorio nazionale sono infatti fortemente diversificatE al proprio interno: da migranti “di lungo periodo”, ormai stabilizzati, a individui in cerca di protezione internazionale, fino a una componente talvolta sottovalutata, composta da coloro che sono portatori di alte professionalità (high skills).
Per agevolare il processo di inclusione diventa molto importante il ruolo delle associazioni nate in seno delle comunità migranti, come auspicato anche dalla nuova legge italiana sulla cooperazione allo sviluppo (L. 11 agosto 2014 , n. 125, “Disciplina generale sulla cooperazione internazionale per lo sviluppo”), che ne promuove il ruolo di collegamento e cooperazione con i Paesi di origine. Le diaspore svolgono così anche un ruolo di “ponte”, pure a fini economici, nei confronti degli Stati di provenienza.
Fra le iniziative afferenti a questo progetto, segnaliamo:
1) coordinamento di una redazione composta da giovani studenti e laureati della diaspora o di seconda generazione. Nel corso degli ultimi mesi del 2016 (il progetto è stato concretamente lanciato a novembre) e i primi del 2017, si sono svolte 5 riunioni di redazione, all’interno delle quali i membri della nascente redazione hanno discusso delle proposte editoriali.
2) realizzazione della mappatura dei network locali per l’integrazione sul territorio torinese e piemontese. Nel corso del mese di giugno, il CSA ha svolto una prima mappatura da remoto dei principali stakeholder nel campo dell’integrazione e dell’accoglienza dei migranti.
3) organizzazione di un percorso di formazione in progettazione rivolto alle associazioni all’interno delle comunità della diaspora. Il CSA ha curato la pianificazione del percorso formativo, intitolato “Dall'idea al progetto. Formazione su principi e tecniche di progettazione sociale europea per le organizzazioni del Centro Interculturale”, e la raccolta delle iscrizioni.
4) accompagnamento all’organizzazione di alcune iniziative ed eventi promosse da comunità e associazioni della diaspora. Il ruolo del CSA si è concretizzato nella fornitura di supporto istituzionale e in funzioni di ufficio stampa. Fra le iniziative sostenute si segnalano: “Jiggeni Afrik – Donne d’Africa” (11/03/2017); “Europa chiama AFRICA chiama Europa” (ciclo di incontri tenuto dal membro del comitato scientifico del CSA Ngandu Mukendi, 20/03/2017 e 01 – 19/4/2017); “Festival dell’Amicizia Torino Rabat” (17 – 22/05/2017, con appuntamenti presso il Campus Luigi Einaudi, il Centro Congressi Torino Incontra della Camera di Commercio e il Salone del Libro); “Festival Panafricano” (25-28/05/2017); “Una terra lontana e vicina: la Somalia” (02/07/2017).